Arrivato lo scrolling continuo su Google: “Alleluia”, o “Accidenti”?
Il 14 ottobre 2021 Google ha implementato la funzione scrolling continuo, a volte definito anche “scrolling infinito” per le sue pagine su mobile. Questo significa che non è più necessario cliccare su “avanti” per andare alla seconda pagina: i risultati superiori a dieci si caricano automaticamente man mano che la persona continua a cercare, una soluzione comoda soprattutto per il mobile, perché è sempre difficile cliccare su un pulsante.
Il 5 dicembre 2022, Google ha lanciato lo scorrimento continuo anche per desktop, il che ha reso obsoleta la definizione di “prima pagina” e “seconda pagina”.
Cosa implica lo scorrimento continuo di Google per la SEO?
La grande battaglia per essere “in prima pagina” su Google cambierà, anche se rimane la necessità di essere tra le prime posizioni.
Questo significa però che dovrebbero aumentare le visualizzazioni anche per posizioni che, una volta, venivano considerate quasi inutili.
La famosa battuta “se vuoi nascondere un cadavere, mettilo nella seconda pagina di Google”, mostra i comportamenti delle persone, che normalmente si fermavano a cercare ai primi dieci risultati.
D’ora in poi, si dovrà misurare l’impatto della propria strategia SEO non tanto in termini di pagine, ma di “scroll depth”, vale a dire quanto le persone cercano un determinato argomento – fino a che posizione – e soprattutto quali sono i risultati dei nostri contenuti rispetto a questa profondità.
Ciò dovrebbe portare a “sdoganare” posizioni di ricerca che, fino a poco tempo fa, avevano poche visualizzazioni per il grande attrito che il clic sulla seconda pagina aveva e che adesso è sparito.
Cosa possiamo fare per emergere in questo nuovo ambiente?
L’importanza del tono di voce
Come hai visto anche nel titolo dell’articolo, adesso le persone dovranno confrontarsi con più risultati. Avrai notato, nelle tue ricerche online, che i titoli spesso sono tutti uguali, perché seguono pedissequamente le ricerche delle persone. Per emergere in un numero più ampio di risultati, usa il tuo tono di voce, che ti permette di creare un titolo differente, con parole uniche, che mostrano personalità e che ti permettono, quindi, di emergere tra i tanti risultati, spesso tutti uguali, sulla SERP di Google.
Struttura la i tuoi dati con uno markup Schema
Struttura la i tuoi dati con uno markup Schema
Il markeup Schema è un codice che permette, attraverso una strutturazione ordinata dei dati, di rappresentare i dati in modo ordinato nel motore di ricerca. Questo significa che possono apparire più dati e che Google, quindi, ti potrebbe dedicare più spazio.
In questo primo esempio, vedi un risultato nella SEP di Google esteso, grazie all’utilizzo delle FAQ o domande frequenti: questo permette al risultato di emergere tra gli altri.

Esempio scrolling continuo
Se i risultati sono ben strutturati, puoi anche ottenere un knowledge panel all’interno della pagina SERP, il che fornisce ulteriori incentivi per cliccare sul risultato che appare e che fornisce già molte informazioni.

Ottimizza la scheda prodotto con le caratteristiche elencate da Google
Google sta inserendo sempre più caratteristiche dei prodotti nella SERP, specie per gli eCommerce, aggiungendo ad esempio il brand, oppure le recensioni.

Assicurati quindi che le tue pagine prodotto siano ben strutturate e abbiano tutte le caratteristiche che Google potrebbe elencare sulle sue pagine, perché questo ti permette di essere più visibile rispetto alle altre posizioni di ricerca.