Cos’è un backlink

Definizione di backlink

Un backlink è semplicemente un link proveniente da un sito esterno a tuo sito web .

I motori di ricerca considerano questi backlink come gradi di qualità del tuo sito e dei tuoi contenuti: più backlink di qualità hai, più il tuo contenuto è valutato come importante, autorevole e, dunque, interessante per Google e per la SEO

Perché i backlink sono importanti per il ranking su Google?

Un backlink è un voto di fiducia di altri siti verso di noi. Qualcuno sta dicendo al motore di ricerca: “Content University ha creato un contenuto talmente interessante che lo cito e inserisco un link perché le persone che leggono il mio articolo possano ritrovare il contenuto originale.”

Un backlink è uno strumento potente di ottimizzazione SEO: Google e i motori di ricerca interpretano il backlink come un indicatore di qualità ed autorevolezza.

Questi link quindi funzionano come “moltiplicatori di visibilità”: più le persone mostrano il tuo contenuto, più si creano backlinks, più si creano backlinks, più il motore di ricerca ci rende visibili.

I link ancora oggi rimangono il primo segnale di ranking di Google, che ha confermato essere uno dei tre fattori di ranking più importanti per il motore di ricerca.

Quali sono i tipi di backlink che portano i migliori risultati?

I backlink hanno livelli di qualità molto diversi. Quando ci concentriamo sulla costruzione di backlink, quindi, dobbiamo conoscere quali tipologie sono preferite dai motori di ricerca, per non creare backlink di bassa qualità che hanno un effetto quasi nullo sul nostro posizionamento e sull’autorevolezza del sito

In particolare, i backlink di alta qualità hanno 5 caratteristiche.

1.     Provengono dai siti molto autorevoli

Google valuta da dove provengono i backlink. Se un sito che non ha nulla a che fare con il tuo settore e con l’argomento di cui parli nell’articolo o nel contenuto che hai prodotto, genera un link verso tale contenuto, Google lo valuterà come un backlink di bassa qualità.

Se un sito molto autorevole, come ad esempio un giornale nazionale di grande rilievo, invece, inserisce un link ad un tuo contenuto, sarà valutato come di altissiam qualità da Google.

Si chiama “domani authority” ed esprime l’autorevolezza di un dominio di un sito web. Questa autorevolezza viene “trasferita” al tuo sito ogni volta che viene creato un link.

2.     I backlink includono la keyword target nell’anchor text del link 

Esiste una correlazione tra un anchor text con le keyword di riferimento ranking migliori per tali parole chiave.

Gli anchor text rappresentano il testo visibile di un link.

È importante, per quanto possibile, avere link che contengano le parole che chiave per cui ci posizioniamo, correlate al nostro contenuto linkato sul sito web esterno.Ecco un esempio da una nota azienda che offre piattaforme di markeitng automation, Marketo.

Un sito scrive di una guida sulla marketing automation e cita nel link le parole chiave – anzi, in questo caso il titolo esatto – di cui parla la guida. Il link porta alla guida di Marketo, che riflette esattamente parole sul link del sito.

Occorre stare attenti e non esagerare con le keyword.

Un titolo come: “Guida per il digital marketing per diventare esperto di copywriting, SEO, storytelling, social media e marketing online”, potrebbe non essere appreezzato da Google, che ha un filtro chiamato Penguin.

Il filtro aiuta a trovare siti che violano le Google Webmaster Guidelines, utilizzando tecniche SEO definite black hat, vale a dire tecniche che tentano di aumentare in modo artificiale il ranking di un sito.

Oppure, se ti invitano a scrivere un articolo, non riempire l’articolo di link al tuo sito, dicendo: se vuoi trovare un corso per scrivere con tecniche SEO di alto livello, guarda il mio sito.

3.     Il sito o la pagina che da cui parte il link al tuo sito ha un argomento correlato al tuo sito

I backlink non devono provenire da qualsiasi sito: questa, nella sua espressione più estrema, è una delle tecniche Black Hat punite da Penguin

Esperti web vendono backlink da siti poco autorevoli, che non hanno alcun collegamento con i siti che linkano, solo per aumentare artificialmente l’autorevolezza del sito. Questo pèuò avere funzionato all’inizio: oggi Google, tramite Penuin, punisce pesantemente chi utilizza queste tecniche.

Cosa vuol dire?

Che se sei un dentista e arriva un backlink da un sito di un gommista, come minimo, per Google il link è strano. Perché mai un gommista dovrebbe citare una pagina di un dentista?

Google vuole vedere link che sono correlati agli argomenti del tuo sito. Se quindi sei un dentista, un backlink di qualità potrebbe essere quello deerivante dall’associazione di dentisti italiani, oppure da un’azienda che produce materiale per dentisti, o ancora da un giornale specializzato in odontoiatria che cita l’articolo del tuo sito.

Cerca quindi di creare contenuti che possano interessare attori del tuo settore e promuovili in modo da creare backlink con una forte correlazione tra l’argomento della tua pagina e gli argomenti trattati dal sito che ha inserito un link che punta a tale pagina.

4.     Il link è un “dofollow”

Esistono alcuni link che hanno un tag “nofollow”: con questo tipo di tag, Google non dà importanza a tali link. Questo significa che questi tag non contribuiscono al tuo ranking, anche se il contenuto linkato è di qualità.

Ecco alcuni esempi di link nofollow:

–       Comunicati stampa

–       Pubblicità a pagamento in cui chi paga per il contenuto viene citato

–       Commenti sui blog o nei forum

–       Link inseriti nei profili

5.     Il link proviene da un dominio nuovo

Un link da un dominio nuovo vale molto di più di un link proveniente da un sito che ha già postato un altro link che punta al nostro sito. Quindi se un sito web crea diversi backlinks, il valore dei backlink successivi si riduce enormemente.

Esiste quindi una forte correlazione tra il numero di backlinks da siti unici e il ranking su Google, e non il numero di backlink in generale.

Questo significa che cobbiamo cercare di diversificare il più possibile: ad esempio, se abbiamo una collaborazione con un giornale, possiamo continuare a scrivere e ricevere backlink, ma questi non avranno più così tanto valore. Nella nostra strategia, quindi, ci dovremo concentrare sull’acquisizione di link da siti sempre nuovi. Se miriamo quindi a giornali o siti di settore, quindi, pensiamo a contenuti che non accontentino sempre lo stesso sito e pubblicizziamoli mandandoli a contatti nuovi.

I contenuti che generano backlink

Video, articoli, post, guide: tutto può essere uno strumento per attirare link al sito.

Ottimi contenuti però non sono sufficienti per generare backlinks: dobbiamo avere una strategia. Prima di tutto, consideriamo i contenuti che di solito performano meglio:

–       Notizie fresche: se siamo alla fine del 2019, una guida completa sulla SEO del 2020 con gli ultimissimi aggiornamenti di Google può essere un ottimo contenuto che genera backlinks.

–       Contenuti dagli Stati Uniti o altri paesi: dopo qualche tempo, ci accorgiamo che i contenuti che girano sono sempre gli stessi. Le aziende specializzate copiano i contenuti di altri. Trova contenuti nuovi da paesi, soprattutto gli Stati Uniti, molto aggiornati e traducili in italiano.

–       Contenuti con “tecniche” o “nuove metodologie”. Il nome è importante: definisci nuove metodologie, ad esempio, per sviluppare nuovi backlink e trovagli un nome. Ad esempio “Strategia backlink 1000”. Stiamo inventando, ma questo tipo di titoli attira l’attenzione, le persone potrebbero provarla e, se funziona, saranno più portate a generare un backlink condividendo i loro risultati.

Le tecniche per attirare backlink

Blog di settore sono sempre alla ricerca di novità da proporre ai propri lettori. Anche i giornali online di settore hanno fame di novità. Quando osserviamo che inseriscono contenuti simili a quelli che possiamo proporre, oppure quando semplicemente incontriamo un nuovo sito interessato a contenuti che creiamo, mandiamo una mail per presentarci.

Questa mail potrebbe non generare nulla: però se il tuo contenuto è veramente buono, stai facendo un favore alla persona che gestisce il sito e che si ritrova tra le mani un ottimo contenuto da postare e condividere senza fatica.

Ti consigliamo anche di scrivere un piccolo articolo da accompagnare al contenuto: in questo modo la persona o il giornalista si ritrovano quantomeno una traccia di cosa scrivere, se non l’intero articolo, e saranno ancora più facilitati, e quindi motivati, a pubblicarlo con il tuo link.

Link non aggiornati

Un altro metodo per contattare siti che potrebbero creare backlink al nostro sito è quello di cercare siti nel nostro settore con contenuti vecchi, non aggiornati, oppure addirittura chiusi o con cambiamenti di dominio.

Controlliamo poi con Ahrefs chi ha creato un link a tali contenuti:

Se ad esempio abbiamo creato una guida su come vendere con YouTube e troviamo contenuti ormai obsoleti, possiamo mandare una mail ai siti che hanno un link a tale contenuto per proporne uno molto simile e molto più aggiornato.

Cambiare link obsoleti o non esistenti non è facile, per questioni di tempo: i siti di settore e i giornali possono arrivare ad avere migliaia di link e quindi monitorarli è quasi impossibile.

La nostra mail può essere benvenuta da molti, che si ritrovano la ricerca già fatta, almeno per il link in questione.

Link 404

Un altro metodo per diventare interessanti per i siti che raccolgono link è quello di trovare link non più funzionanti – i classici 404 – e proporre un contenuto simile per aggiornare la pagina. Una delle cose peggiori è avere un link sul nostro sito che promette contenuti interessanti e poi fare arrivare le persone ad una pagina 404 – il link non funziona e le persone escono dal nostro sito deluse.

Per questo proporre un contenuto sostitutivo può essere un grande favore alla persona che gestisce il sito se valuta interessante il contenuto.

Per prima cosa dobbiamo trovare articoli con link nel nostro settore.

Possiamo semplicemente cercare tra i link di altri siti, oppure velocizzare la ricerca e digitare:

–      Settore + risorse

–      Settore + consigli

–      Settore + siti consigliati

–      Settore + problemi

–      Settore + link

–      Settore + risorse consigliate

Poi utilizziamo l’estensione Chrome Check My Links che trova i link che non funzionano più.

Altri metodi per generare link

Guest Posting

Uno dei modi migliori per ottenere link rilevanti, soprattutto quando stiamo iniziando, è quello di offrire contenuti e articoli direttamente a blog e siti che potrebbero ospitarci.

L’importante è selezionare siti di qualità, che appartengono alla nostra nicchia di mercato, e non scrivere per qualsiasi sito.

Il motore di ricerca considererà link provenienti da siti non rilevanti come di pochissimo valore, se non addirittura negativi.

Infografiche

Le infografiche sono una combinazione di immagini e dati che offrono una visione completa su una notizia, una serie di dati, un trend, una situazione, in pochi secondi.

Per questo motivo, sono un ottimo strumento per generare link da altri siti, poiché l’infografica è molto difficile da copiare (non è semplicemente del testo) ed è quindi molto più facile creare un link alla nostra pagina.

Recensioni e testimonial

Un altro metodo per generare link è quello di offrire una recensione ad un’azienda del settore da cui ci siamo serviti e con cui ci siamo trovati bene. Avere una testimonianza di un cliente sul sito, tra l’altro offerta spontaneamente, è un desiderio di ogni azienda.  

Di solito inseriranno anche il link al tuo sito web: se non lo fanno, chiedilo espressamente.  

Ricordati di dare l’autorizzazione alla pubblicazione della tua recensione.  

Non andare a cercare aziende a cui offrire recensioni false: se il prodotto non ti è piaciuto o non lo hai mai comprato, evita di mandare una recensione solo per ottenere un link. Ci sono altre metodologie e questa potrebbe tornarti indietro come un boomerang.  

Allo stesso modo, puoi offrire prodotti gratuiti a potenziali clienti, blogger, giornalisti e chiedere di usarli e offrire una recensione con il tuo link.

Completamento delle menzioni

A volte può capitare che clienti, blogger, organizzazioni, ti citino senza inserire un link al tuo sito. Con Google Alert puoi inserire parole chiave, come il tuo nome e cognome, il nome della tua azienda o di un tuo prodotto, e Google ti manderà un avviso ogni volta che vieni citato.

Osserva i tuoi competitor

Infine, osserviamo i nostri competitor, che potrebbero generare backlink da siti che noi non immaginiamo.

–      Crea una lista di competitor che sono affini per settore, prodotti, buyer persona ecc;

–      Con Ahrefs, cerca da dove provengono i backlink che ricevono. Spesso avremo delle sorprese, il che ci permetterà di trovare anche nuovi collegamenti e contatti; 

–      Contatta i siti che hanno ospitato i link dei competitor ed offri contenuti interessanti.

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