Intervista con Maria Luisa D’Urso – eCommerce Marketing
Il 29 marzo nella serie di webinar di Content University abbiamo avuto una professionista da applausi: Maria Luisa D’Urso, una pioniera nell’e-commerce in Italia.
Maria Luisa è anche nostra docente nell’abbonamento dell’Academy di Content University con tre corsi: Content Marketing per e-commerce, Funnel Marketing per e-commerce e Micro-testi per e-commerce.
In questa intervista Maria Luisa ci ha regalato delle perle interessanti sugli ultimi trend per l’e-commerce nel 2022 e su come impostare strategie di marketing efficaci per il nostro shop online.
Specializzata in e-commerce management, da 12 anni lavora al fianco delle aziende e startup per supportarle nel lancio di progetti digitali, e-commerce e di digital transformation.
Maria Luisa D’Urso è stata e-commerce manager e digital marketing manager per aziende di prestigio come: Gruppo Mondadori, Carpisa, Yamamay e Crai Spesa Online.
Maria Luisa è partita facendo il punto sulla situazione, nel 2022, dell’e-commerce marketing e la grande sfida che devono affrontare gli shop online e i digital marketer: la progressiva eliminazione del tracciamento del comportamento degli utenti, come ad esempio il tracciamento dei cookie di terze parti.
Questo significa che bisogna tornare a lavorare molto sul top of the funnel e middle of the funnel, quindi in ottica di brand awareness, per fare conoscere il negozio e i suoi prodotti. Una volta che le persone atterrano sul sito, il copy e la struttura del sito sono sempre più importanti per protare la persona all’acquisto subito.
Le piattaforme stanno reagendo: dagli Stati Uniti stanno già arrivando i primi esperimenti di Social Commerce con Facebook, che ha capito che deve trattenere gli utenti nella sua piattaforma fino alla fine dell’acquisto, per potere avere tutti i dati a disposizione.
Google sta facendo la stessa cosa: è già possibile fare acquisti direttamente su Google con Google Shopping e, anche in questo caso, la piattaforma può quindi mantenere tutti i dati degli utenti che atterrano e navigano.
Anche sul nostro sito e-commerce dobbiamo essere in grado di gestire tutte le informazioni del nostro pubblico e soprattutto a riconoscerlo e gestirlo. Stiamo parlando, ad esempio, dell’utilizzo di sondaggi, per comprendere i usti e le aspettative delle persone.
Poi si deve tornare ad utilizzare molto bene l’e-mail marketing – si parla di marketing automation per gli e-commerce – che permettono di continuare a mantenere un rapporto con la buyer persona, fino all’acquisto.
Anche le Digital PR sono importanti: dobbiamo trovare il nostro elemento di differenziazione per poi essere in grado di comunicare ai giornalisti notizie che possono aumentare l’awareness del sito online.
Infine, la Customer Experience è un altro elemento importante: occorre offrire un’esperienza unica di acquisto e di navigazione sul sito. Esistono moltissimi strumenti che ci permettono di farlo, come Klaviyo, ActiveCampaign ed altri strumenti che ci aiutano nella marketing automation.
La creatività, la capacità di fare copywriting e di essere memorabili è importante: ricordiamoci che esistono milioni di e-commerce e quindi è un settore enormemente competitivo: stiamo combattendo la battaglia dell’attenzione dell’utente.
Parliamo anche della scheda prodotto, che oggi deve essere emozionale e completa, oltre che chiara. Ad esempio, se potete, inserite dei video di utilizzo del prodotto, come ad esempio un abito indossato oppure nel food, si potrebbero creare dei video di ricette in cui viene utilizzato quel prodotto.
Sulla scheda prodotto in Content University abbiamo fatto un corso, Micro-testi per e-commerce, che ti consigliamo di andare a vedere.
Un altro elemento che abbiamo analizzato nell’intervista è la partecipazione degli e-commerce nei marketplace: Amazon in testa. Se sappiamo gestire bene i marketplace, possiamo sfruttare la loro rete di distribuzione e la loro capacità logistica per raggiungere moltissimi clienti. Su Amazon, ad esempio, è possibile anche creare uno store del brand, in modo da raggruppare tutti i prodotti in un unico luogo.
Un ottimo esempio di strategia con i marketplace è quello di Koala Baby Care, che vende prodotti per la cura dei bambini, soprattutto fasce/marsupi per portare il bambino.
Hanno iniziato solo su Amazon, mettendo le foto dei loro prodotti con però il loro logo, in modo da creare awareness.
Si sono concentrai molto sulla scheda prodotto, in modo da utilizzare tutto il potere del copy e della creatività per attirare le persone.
La loro strategia è poi cambiata, nel corso del tempo, anche per la questione dei dati: hanno infatti capito che dovevano portare le persone sul loro sito e gestire il traffico da una piattaforma proprietaria, anche se, ancora oggi, la loro presenza su Amazon è molto forte.
Questo è un estratto dell’intervista con Mari Luisa D’Urso: se vuoi vederla tutta, entra in Content University. Ogni settimana abbiamo webinar con espertə che ti aiuteranno a migliorare sul Digital Marketing, il Copywriting e la comunicazione online.
Vuoi conoscere Maria Luisa? Questo è il suo sito.
Maria Luisa ha anche un magazine online sull’e-commerce molto completo: Ecommerce Ideas.
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Formazione
Se vuoi approfondire in Content University abbiamo diversi corsi che potrebbero interessarti tra cui: