Branding Online – Come diventare memorabili al primo incontro

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Articolo di: Lorenzo Paoli

Quando si parla di branding si pensa a investimenti miliardari per essere immediatamente riconoscibili, come Nike o Samsung.
In realtà, non è proprio così: o almeno, anche le piccole aziende e perfino i professionisti possono lavorare sul Branding e sul posizionamento nel loro settore.

In questo articolo voglio parlarti di come potere fare “Branding di impatto”, cioè come costruire un ecosistema online in cui le persone entrano e hanno un impatto fortemente positivo e, soprattutto, differenziante rispetto ai competitor.

Cos’è un funnel e perché è importante

La prima impressione è quella che conta, vero? La scienza ha dimostrato che ci vogliono pochi secondi per formare una prima impressione di una persona (o un’azienda) nella nostra mente. Pensaci: entri in un ristorante per la prima volta e contempli la sala. Non solo gli arredi però: anche il rumore, il fatto che ci siano poche o tante persone, o spazio tra i tavoli, i movimenti del personale e molto altro.
Inconsciamente, hai già dato un giudizio: ti sarà capitato di arrivare dentro un ristorante – o, addirittura, di guardarlo dall’esterno – e dire “no dai, questo non mi piace, andiamo da un’altra parte.”

Questo succede con tutto quello che incontriamo: persone, aziende, addirittura libri. Quante volte hai scelto il vino… guardando l’etichetta e non sapendo nient’altro di quel particolare vitigno?

Perché ti parlo di tutto questo? Perché a meno che tu non abbia un budget gigante o, ancora meglio, non abbia un’azienda che rappresenta un brand veramente conosciuto e apprezzato (stiamo parlando di JBL per l’audio, per intenderci, per non nominare i soliti noti), la prima parte del tuo funnel può soffrire se non hai una presentazione di grande impatto.

Eh sì, il famoso funnel: tra chi ti dice che è morto e Google che ti dice che il Customer Journey adesso è un casino (vedi il “Messy Middle”) perché le persone fanno centinaia di ricerche online prima di scegliere, lui è ancora qui, più vivo che mai.

Il funnel è un processo, se vuoi, un viaggio che le persone compiono per arrivare a un acquisto da te, oppure da un competitor. Oppure, per poi non scegliere nulla.

Il funnel di base – Corso sul Funnel di Vendita, Content University

Se vuoi scoprire di più sul funnel e, soprattutto, la generazione di lead di qualità, tema di questo articolo, vai qui.

Per adesso diciamo solo che, all’inizio del viaggio, le persone non ti conoscono e devono esplorare chi sei, cosa fai e che prodotti hai. Ti ricordo che lo faranno anche con i tuoi competitor, e qui nasce il problema: vedo spesso persone e aziende molto contente del loro sito web… per poi scoprire che è esattamente uguale a quello dei competitor.

Un esempio carino arriva proprio dalle agenzie di marketing e pubblicità, che hanno sito fati molto bene. Molte di loro, oggi, dichiarano: “non siamo una semplice agenzia di comunicazione, siamo molto di più”, oppure “non chiamarci agenzia di comunicazione…” ecc.
Navigando su siti diversi, trovi non di rado questa affermazione. Capisci che diventa assolutamente inutile, quando il tuo potenziale cliente legge questa roboante affermazione… da tutti i competitor sul mercato, o quasi.

Oggi il mercato è invaso di concorrenti, soprattutto online. Questo porta a grandi difficoltà già all’inizio del funnel, quella parte che a volte viene definita di “Awareness” e che corrisponde al momento in cui una persona ci conosce e impara cosa facciamo. Il problema è duplice:

  1. La persona di solito non compra subito, quindi se non siamo memorabili, si dimenticherà di noi in pochi secondi – e magari noi abbiamo speso soldi per avere quella visibilità;
  2. La persona farà tante ricerche online e noi non siamo abbastanza presenti nei touchpoint – punti di contatto – giusti, e quindi magari legge un articolo da noi, o un post che le interessa, ma poi in una successiva ricerca, con quella consapevolezza, compra da un competitor.
Per questo motivo è importante fare quello che, in Content University, chiamiamo “branding di impatto”: vale a dire costruire un ecosistema che permetta al tuo brand, alla tua azienda, di essere memorabile e di entrare nella mente del cliente come possibile fornitore, senza spendere tantissimi soldi e aspettare i risultati di attività di branding a lungo termine.
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Come impostare la tua presenza online per essere memorabile

Prima di tutto, osserva i tuoi touchpoint quindi tutti i punti di contatto con le persone, online (se hai un negozio, anche offline). In questo articolo, ci occupiamo della presenza online.
La memorabilità deriva da tre fattori: 
  • Attenzione
  • Differenza
  • Rilevanza
Certo, se sei differente, è più probabile che gli altri ti ricordino. Se tutti i siti hanno la stessa struttura e tu hai un video estremamente interessante, le persone si ricorderanno di te più facilmente. Però dobbiamo attirare l’attenzione, molto scarsa oggi, e farlo per un tempo lungo: più la persona ti guarda, più è facile che si ricordi qualcosa di te.
Vediamo alcuni touchpoint fondamentali.

Come creare un sito web memorabile

Il primo touchpoint che andiamo ad analizzare è il sito web.
Fai questo esercizio: vai ad osservare 10 siti web di 10 concorrenti Sono tutti uguali? C’è qualcuno che emerge particolarmente nella comunicazione?
Adesso guarda il tuo sito e chiediti: rispetto ai bisogni della mia Buyer Persona, come possono fare un’ottima prima impressione?

Una delle prima cose da fare è quella di considerare i video sul tuo sito: tu che ti presenti, che parli direttamente alla persona, se sei un/a professionista, oppure tu/il tuo team che parlate, presentate i prodotti, raccontare storie e aneddoti interessanti.

Il video oggi è il contenuto più visto sulla maggior parte delle piattaforme ed è anche un modo per avvicinare di più il tuo pubblico.

Poi osserva il tuo tono di voce: è diverso dagli altri e, soprattutto, aderente alla tua personalità e al mondo del brand che hai creato?

Vai poi alle pagine o alle schede prodotto, se hai un eCommerce e chiediti come puoi differenziarle. Un ottimo metodo è questo:

  • Oltre alle caratteristiche tecniche, che mettono tutti, metti del copy più emozionale, per raccontare come le persone potranno usare al meglio il tuo prodotto o servizio.
  • Fai tantissime foto, soprattutto dei dettagli che interessano alle persone. Fai foto da vicino, come se la persona potesse guardare il prodotto da tutte le sue parti, in negozio.
  • Gira dei video, dove presenti il prodotto e il suo utilizzo: ancora pochi lo fanno.
In questo modo, il primo impatto, la prima impressione, è incredibilmente positiva e soprattutto diversa rispetto ai competitor. La completezza delle informazioni, inoltre, riduce la possibilità che le persone lascino il tuo sito per risolvere dubbi a cui non hanno trovato risposta e ti posizionano sui motori di ricerca.

Email marketing e newsletter

Moltissime newsletter perdono una grande occasione: quella di creare una relazione con il pubblico.
Molte, troppe newsletter sono puramente commerciali, il che riduce l’interesse delle persone: perché dovrei leggermi le tue pubblicità, settimana dopo settimana?
Crea una newsletter veramente interessante, che stupisca e si differenzi subito, dalla prima mail. Questa è un’occasione perché le altre mail vengano aperte e, quindi, per creare un pubblico affezionato.
Ecco alcuni contenuti che puoi utilizzare:
  • Consigli su come utilizzare i tuoi prodotti
  • Consigli su come risolvere problemi o raggiungere obiettivi della tua buyer persona
  • Informazioni interessanti, pertinenti al tuo prodotto (ad esempio, se vendi prodotti per la cucina, inserisci delle ricette)
  • Storie interessanti
  • Case studies di tuoi clienti
  • Quiz e giochi
  • Domande delle persone, a cui rispondi attraverso la newsletter
In questo modo, le persone si accorgono subito che hanno a che fare con un brand molto, molto diverso.

Come creare un blog che funziona

La maggior parte dei blog ha tre grandi problemi:
  1. Gli articoli non sono esaustivi e, soprattutto, sono la copia degli articoli che i concorrenti hanno già postato;
  2. Gli articoli non sono postati in modo costante;
  3. Gli articoli non sono postati con una strategia in mente
Questo, ci rendiamo conto, è un consiglio “pesante”, perché richiede tempo, ma è anche uno dei consigli che porta più risultati nel lungo termine: la capacità del tuo sito di essere trovato online, grazie alle ricerche delle persone sul motore di ricerca, è essenziale in moltissimi settori.
Ecco cosa fare per stupire con il tuo blog e creare subito una bellissima impressione della tua azienda:
  • Prepara un piano editoriale con articoli con un’uscita costante. Sarebbe meglio settimanale, ma anche quindicinale può andare bene: l’importante è che non ci siano “buchi” di pubblicazione di mesi.
  • Crea articoli molto approfonditi e con una tua prospettiva: in questo modo risolvi i dubbi/soddisfi la curiosità delle persone, da una parte, e fai sentire il tuo tono di voce. I tuoi articoli saranno subito visti come più completi, divertenti, risolutivi, a seconda del tuo obiettivo. Inserisci negli articoli anche altri formati, come video o podcast.
  • Pensa alla strategia: da una parte, il posizionamento SEO, che ha ancora senso per molti settori, anche se per alcuni è ormai molto difficile da raggiungere. Pensa anche a quale impressione vuoi lasciare la prima volta e come le persone vuoi che parlino di te dopo aver eletto un paio di tuoi articoli. Ad esempio, se sei uno studio di consulenza, potrebbero “sentire” una maggiore professionalità, o un approccio più autentico e amichevole: tienine conto, quando scrivi.

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